L’EVOLUZIONE DI UN VINO: SPUNTI PRATICI - parte 1

21 Ottobre 2021
degustazione

Dopo tanta teoria, dedichiamo ora una parte della nostra trattazione sul tema dell’evoluzione del vino ad alcuni suoi risvolti più pratici. Negli articoli precedenti abbiamo già avuto modo di esporre qualche esempio, ma scendiamo ora ancor più nel dettaglio, indicando quali sono le principali caratteristiche che possono fornirci preziose indicazioni sullo stato di evoluzione del nostro vino.

ANALISI VISIVA già dalla primissima fase della degustazione siamo in grado di raccogliere informazioni importanti. Il colore del nostro vino ci può infatti fornire uno prezioso spunto di riflessione sullo stato di evoluzione del nostro vino.

  • VINI BIANCHI: che siano fermi, frizzanti o spumanti, i vini bianchi giovani sono generalmente caratterizzati da colori tenui e tendenti a sfumature fredde (verdoline). E’ in seguito possibile una successiva evoluzione del colore verso tonalità più calde (giallo paglierino, giallo dorato) anche se non è da considerarsi affatto scontata: se il vino è stato prodotto per un pronto consumo, tale mutamento di colore potrebbe al contrario essere considerato un vero e proprio difetto. Il viraggio verso tonalità più scure (aranciate, ambrate, financo marroni) dovute dal processo di ossidazione è infatti caratteristica dei vini bianchi vecchi. A influire sull’andamento dell’evoluzione del colore incide chiaramente anche la scelta da parte del produttore di optare per un affinamento in legno: in questo caso il colore sarà fin da principio più intenso, e tenderà ad assumere col tempo sfumature sempre più tendenti al dorato - o degradare verso tonalità marroni.
  • VINI ROSSI: nella loro giovinezza sono soliti presentare tinte violacee, purpuree, che tendono in seguito ad attenuarsi per virare verso il rubino. Proprio come per i bianchi, anche nei vini rossi il processo di ossidazione del colore è uno dei segni più visibili del trascorrere del tempo, introducendo sfumature granate e mattonate che si faranno via via sempre più visibili. Sebbene l’utilizzo del legno incida fortemente anche per i vini rossi sul processo di evoluzione del colore, è altrettanto vero che tale apporto potrebbe risultare meno lampante agli occhi del degustatore, soprattutto in vini naturalmente caratterizzati da colorazioni molto intense e fitte.

ECCEZIONI ILLUSTRI parlando del colore come importante suggerimento per valutare lo stato di evoluzione di un vino, non possiamo non nominare una delle più celebri eccezioni in cui possiamo imbatterci.

Il Nebbiolo, una delle uve in assoluto più pregiate del nord Italia, è una varietà dalle scarse  potenzialità coloranti: i vini prodotti con un uvaggio composto in tutto o in buona parte da Nebbiolo saranno quindi caratterizzati fin dalla giovinezza da un colore rosso rubino piuttosto tenue, che potrebbe ben presto mostrare riflessi granati. Essi tendono quindi a mostrare caratteristiche generalmente attribuite a vini maturi

Questa illustre eccezione dimostra come l’apparenza potrebbe ingannare… ma allo stesso tempo anche che da una sempre più dettagliata conoscenza dei vitigni, dei vini e delle loro caratteristiche possiamo ricavare la più preziosa chiave per orientare la nostra degustazione!

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