Nel grande racconto che vogliamo scrivere e proporvi attraverso questo blog non possono certo mancare quelli che si possono considerare i veri e propri figli della nostra passione: i nostri vini.
Ogni mese vi proporremo un contributo della nostra collaboratrice Maestro Enogastronomo Sommelier AIES Veronica Casella dedicato a uno dei prodotti del catalogo Tenute d’Italia, per raccontarvi ancor più da vicino il nostro lavoro e la nostra filosofia …stuzzicando magari anche la vostra curiosità!
Lasciamo quindi subito spazio al primo articolo/degustazione che Veronica dedica a un vino davvero speciale non soltanto per la sua qualità ma soprattutto per ciò che rappresenta all’interno della nostra storia: il Romagna D.O.C. Sangiovese Superiore “Ilione” è infatti il primo vino biologico prodotto da Tenute d’Italia, frutto di un intenso lavoro di ricerca che il nostro team spera di poter presto estendere all’intera linea “Canale dei Molini”.
La situazione davvero eccezionale che stiamo vivendo in questi mesi sta profondamente influendo tanto sulle nostra quotidianità quanto sulle vere e proprie tradizioni che scandiscono la nostra vita. Per la prima volta ho infatti dovuto rinunciare al tradizionale pranzo Pasquale a casa della mia nonna materna, appuntamento fisso non soltanto nella sua cadenza ma anche nel menù. Rigorosamente consolidato in ogni sua portata, ha infatti sempre rappresentato una sicurezza in termini di qualità (e di abbondanza!) per tutta la famiglia.
Nonostante l’impossibilità di partecipare di persona, ho comunque deciso di perpetrare la tradizione nel migliore dei modi possibili, consultando telefonicamente la nonna per ottenere le ricette e i suoi preziosi consigli di preparazione e onorare così, anche se a distanza, quel momento speciale di condivisione.
Uno dei momenti cruciali dei preparativi è certamente stata la scelta del vino da servire in tavola e abbinare al frutto di tutto il mio impegno (affatto indifferente!) ai fornelli. Ero alla ricerca di un vino corposo, di carattere, in grado di confrontarsi con le ricche preparazioni del repertorio culinario familiare, ma al tempo stesso avevo desiderio di includere nella logica del mio abbinamento quel piccolo, ma fondamentale elemento di innovazione che sta alla base di ogni passaggio attraverso cui un’antica tradizione si tramanda, affacciandosi a un nuovo futuro.
E così che ho pensato a Ilione: un vino che rende omaggio ad una delle più antiche tradizioni vinicole della Romagna, quella che ha come protagonista il vigoroso Sangiovese, combinandola con le più moderne tecniche di vinificazione e affinamento.
Sfruttando questa occasione anche per apprezzarne la più recente evoluzione in bottiglia, ho optato per l’annata 2017 - seconda, e al momento ultima prodotta dopo il debutto con la 2016.
Ciò che immediatamente colpisce è il magistrale rosso rubino che subito rivela la piena fedeltà con cui questo vino interpreta il vitigno Sangiovese: così brillante e profondo, Ilione incanta la vista come solo un grande classico, una vera bellezza senza tempo è capace di fare.
Una gentile rotazione del bicchiere svela i primi tratti del magnifico corpo di Ilione e dischiude i primi sentori, stuzzicando il nostro olfatto.
Accostandosi al bicchiere, la grandiosa tipicità di questo sangiovese si articola in tutti i propri dettagli: un lussuoso preludio di more e ciliegie introduce il concerto di sentori floreali in cui primeggiano le note della violetta, finemente articolate su un crescendo di toni speziati in cui spiccano vaniglia e pepe nero.
Intenso, fragrante, sorprende per l’ampia persistenza del suo incanto ma soprattutto per la pulizia dei sentori: più che mai nitidi e riconoscibili, essi ci restituiscono un ritratto fedele, persino didattico, del Sangiovese nella sua forma più pura.
Giungiamo dunque finalmente all’assaggio, per accorgerci che la lenta, graduale preparazione a questo momento ha saputo renderlo ancora più speciale: se il desiderio di assaggiare Ilione ci prende già dal primo sguardo, il progressivo disvelamento di ogni sua caratteristica ha infatti il potere di rendere l’ultimo atto della nostra degustazione un vero e proprio trionfo di piacere.
Il corpo pieno, fragrante, si accorda con una straordinaria freschezza su cui si articolano i sentori già percepiti al naso: cogliamo il denso succo delle more, la croccantezza della ciliegia, per giungere infine a cogliere provocanti accenni speziati tipici del vitigno, armonizzati dal morbido tannino che avvolge gentilmente il palato.
Quello che percepiamo al palato non è insomma il solo dischiudersi di un vino fine, elegante, magistralmente bilanciato: l’eccellenza di Ilione si rivela nella profonda coerenza che lega ogni sua caratteristica e rende la sua degustazione un’esperienza irrinunciabile per ogni amante del vino.
Questo Romagna D.O.C. Sangiovese Superiore 2017 Biologico si è rivelato un ottimo abbinamento per pressoché tutte le portate del mio pranzo, dalla parmigiana di melanzane al capretto arrosto, fino alle immancabili costine di agnello fritte.
Al prossimo assaggio!
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